ci si perde, a Marrakech
Si parte, non si dorme, perché alle tre siamo già sul bus per l’aereoporto, l’aereo poi un altro aereoporto, un altro posto, un’altra città.
Ovvio che sembri un corpo estraneo, non sai dove andare, hai una macchina a noleggio, lo sguardo un po’ perso, ma non importa tutti ti vogliono accompagnare da qualche parte! L’importante è farsi portare nel posto giusto!
Marrakech è polvere, motorini, biciclette, camion e asini, persone ovunque, terrazze, soprattutto terrazze, in qualsiasi momento sali e vedi tutto dall’alto, tetti, cielo blu, tramonti, paraboliche sui tetti.
Poi ci sono i mosaici, le piastrelle colorate, le case rosse, le strade rosse, gli odori, fortissimi, ma non sai dire se sgradevoli, di certo forti.
Dopo una settimana siamo di nuovo qui, a Marrakech, sembra più tranquilla, sembriamo più tranquilli, possiamo godere della piazza, della folla, della polvere. In alcuni momenti è persino silenziosa, ma non può essere vero.
31 ottobre, 10 11 novembre 2014